MONTE
IRTO
1959
Monti
Marsicani
versante
laziale
Indicazioni geografiche e stradali
La vetta è sul confine tra il basso Lazio e
l’Abruzzo, tra le province di Frosinone e L’Aquila. E’ situata all’interno del
PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
Sul versante laziale bisogna raggiungere la
cittadina di Sora sulla confluenza delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.
In auto
Appena usciti da Sora, in direzione Avezzano,
ad un incrocio sulla destra, inizia la Strada Regionale 666 che dalla periferia
della cittadina, immettendosi in seguito sulla SR 509 (vedere note finali),
salendo per il valico di Forca d’Acero, confine tra Lazio ed Abruzzo, raggiunge
le località turistiche abruzzesi di Pescasseroli e Villetta Barrea.
Imboccata quindi la S.R.666, superati i bivi di
Campoli Appennino ed Alvito e il piccolo villaggio turistico di Trichiano, si
arriva all’incrocio con la Strada Regionale 509: a destra si scende per San
Donato Val di Comino e Cassino, a sinistra si prosegue per Forca d’Acero e
Pescasseroli. Da questo bivio bisogna percorre altri dieci chilometri; superato
prima Il Castellone (un tempo rifugio e casa cantoniera, oggi ristorante) e
successivamente un secco tornante si parcheggia in una piccola piazzola bordo
strada, sul lato di sinistra (la piazzola è facilmente identificabile perché
trenta metri dopo vi è la palina con il km 11). Da Sora sono stati percorsi
circa 26,5 km e per il Valico di Forca d’Acero ne manca solo uno e mezzo.
Località di partenza
Zona di
Forca d’Acero ai confini con il Parco Nazionale d’Abruzzo
Altezze tempi dalla partenza
m. 1450 partenza
m.
1633 pozzo h
1,00
m.
1783 valico Inguagnera h
1,30
m. 1960 Serra delle Gravare h 2,10
m.
1959 Monte Irto h 3,45
Percorso
Lasciata l’auto si percorrono pochi metri
d’asfalto per prendere, sulla destra, un comodo sentiero ben segnalato e molto
evidente. Questo primo tratto di percorso è prevalentemente in piano ed in
parte attraversa un bosco di faggi. Dopo 30 minuti si arriva sulla lunga e
dritta Valle dell’Inguagnera chiusa in fondo dai rilievi delle Gravare.
Nell’entrare in valle inizialmente si ridiscende;
giunti lungo il fossato di fondo si ricomincia a salire gradualmente, con lieve
pendenza e sempre su prati. Arrivati al termine della vallata ci si spinge
verso sinistra per prendere un sentiero che sale discretamente ripido
e che
conduce fino al Valico dell’Inguagnera da dove ci si affaccia sull’altro
versante. Dal valico, proseguendo verso la cresta di destra, si sale verso Le
Gravare. Il sentiero segue agevolmente la cresta inerpicandosi solo negli
ultimi metri. La prima cima che si raggiunge è la vetta più alta del gruppo delle
Gravare a quota 1960. La lunga dorsale che si protende verso est e fa da
spartiacque tra il Lazio e l’Abruzzo è la continuazione della Serra delle
Gravare.
Scendendo si raggiunge il valico delle Gravare
collegato alla sottostante Val Fondillo. Continuando a salire e scendere si
toccano le altre due punte delle Gravare, vale a dire Cima 1954 e Cima 1942. Da
quest’ultima asperità (che chiude la catena di Serra delle Gravare) si riscende
per risalire alla meta finale: Monte
Irto.
Intorno si possono osservare la Val Fondillo, la Camosciara ed i Monti della Meta con Monte Petroso, Monte Meta ed il Rifugio di Forca Resuni.
Intorno si possono osservare la Val Fondillo, la Camosciara ed i Monti della Meta con Monte Petroso, Monte Meta ed il Rifugio di Forca Resuni.
Note
aggiuntive
Attraversando Valle Inguagnera si superano un
ampio stazzo ed un caratteristico pozzo che assumono lo stesso nome della
valle. Lo stazzo è costituito da tanti muretti
a secco che delimitano gli spazi e dai resti degli antichi ricoveri dei
pastori ormai semidemoliti; il pozzo invece è davvero una rarità: il bordo
superiore è formato da un unico blocco di pietra lavorato con grande abilità in
quanto presenta al centro un perfetto foro circolare.
La Strada Regionale 509 parte da Cassino, raggiunge
Atina, attraversa il centro abitato di San Donato Valle di Comino, incrocia la
S.R.666 (proveniente da Sora), sale sul valico di Forca d’Acero (confine
Lazio/Abruzzo) e termina ad Opi (pochi chilometri da Pescasseroli); il tratto
Cassino/Atina si può percorrere sulla superstrada che scorre parallela.
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