MONTE
TARTARO
2191
Monti
della Meta
Indicazioni geografiche e stradali
La vetta è sul confine tra il basso Lazio e
l’Abruzzo, tra le province di Frosinone e L’Aquila. E’ situata all’interno del
PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
Sul versante laziale bisogna raggiungere la
cittadina di Sora sulla confluenza delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.
In auto
Bisogna prendere la superstrada in direzione
Cassino. Può essere presa o nei pressi dell’ospedale (ingresso Sora Centro) oppure
nel vicino paese di Balsorano (ingresso Sora Sud). Per chi arriva da Cassino si
prende la stessa superstrada ma con direzione Sora. Da ovunque si provenga,
all’altezza di Atina si esce allo svincolo Atina Ponte Melfa-Picinisco-San
Donato V.C. Alla successiva rotonda si va dritti e dopo circa km 1,5 si gira a
destra in direzione Picinisco (m. 725). Attraversato questo paesino (km 9) si
continua per la località Prati di Mezzo (altri 12 km), centro sciistico e punto
di partenza dell’escursione.
Località di partenza
Prati di
Mezzo (Picinisco)
Altezze tempi dalla partenza
m. 1430 Prati di Mezzo
m.
1850 Prato Lungo h 1,00
m. 2191 Vetta
h 2,50
m. 1430 discesa h 2,10
Percorso
Dal parcheggio si va verso il lato sinistro del
Rifugio/ristorante dove si supera una staccionata e, ben segnalato, si prende
il sentiero che inizia subito a salire rapidamente.
Dopo qualche tornante si esce dal bosco e si
attraversano delle radure con scarsa pendenza. Superato un rifugio, che si
lascia sulla sinistra seminascosto tra gli alberi, ci si dirige verso il
Vallone di Monte Meta. Si incontrano gli ultimi sparsi e rari alberi che
appaiono profondamene segnati dai fenomeni atmosferici che da queste parti
devono essere particolarmente violenti, specialmente in inverno. Salendo, il
solco del vallone si fa più marcato e il sentiero, che prosegue parallelo,
continua con pendenza sempre abbastanza agevole. In quest’area l’ambiente,
brullo e suggestivo, si caratterizza dal susseguirsi di rocce e pietrisco.
Giunti in quota, attorno i 1850 metri, si
lascia il sentiero principale che va in direzione Passo dei Monaci/Monte Meta
(che si staglia davanti) e si piega verso sinistra su una evidentissima e
verdissima valletta chiamata Prato Lungo (per la sua conformazione allungata).
La si percorre tutta, quasi in piano, ed al
termine scavalcando un piccolo dosso (che rappresenta la sella tra Monte Meta e
la Torretta del Paradiso a quota 1900), si scende per poi prendere il sentiero che
costante prosegue mantenendosi attorno i
1850 m. Meglio evitare il sentiero che conduce alla Fonte Chiariglio perché
prima di proseguire si abbassa eccessivamente fino ai 1750 m. Continuando si
attraversano una serie di piccoli avvallamenti che si susseguono
incessantemente tra loro e si lasciano alle spalle le vaste pietraie che
scendono dalle ripide pareti di Monte Meta e di Monte Tartaro.
Al termine, arrivati sotto un costone che
scende dal Monte Tartaro, lo si inizia a risalire cercando di guadagnare prima la
cresta e quindi la vetta.
Note
aggiuntive
Volendo si può percorrere il sentiero più in
basso che passa affianco la sorgente di Fonte Chiariglio; l’acqua che sgorga, quasi
sul sentiero, è veramente gelida. Da qui parte anche il percorso che scende in
fondo fino alla Valle di Canneto.
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