mercoledì 21 ottobre 2015

MONTE TARTARO


MONTE TARTARO
2191
Monti della Meta


Indicazioni geografiche e stradali
La vetta è sul confine tra il basso Lazio e l’Abruzzo, tra le province di Frosinone e L’Aquila. E’ situata all’interno del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
Sul versante laziale bisogna raggiungere la cittadina di Sora sulla confluenza delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.



In auto
Bisogna prendere la superstrada in direzione Cassino. Può essere presa o nei pressi dell’ospedale (ingresso Sora Centro) oppure nel vicino paese di Balsorano (ingresso Sora Sud). Per chi arriva da Cassino si prende la stessa superstrada ma con direzione Sora. Da ovunque si provenga, all’altezza di Atina si esce allo svincolo Atina Ponte Melfa-Picinisco-San Donato V.C. Alla successiva rotonda si va dritti e dopo circa km 1,5 si gira a destra in direzione Picinisco (m. 725). Attraversato questo paesino (km 9) si continua per la località Prati di Mezzo (altri 12 km), centro sciistico e punto di partenza dell’escursione.

Località di partenza
Prati di Mezzo (Picinisco)

Altezze                         tempi dalla partenza
m. 1430  Prati di Mezzo
m. 1850  Prato Lungo               h 1,00
m. 2191  Vetta                           h 2,50
m. 1430  discesa                        h 2,10



Percorso
Dal parcheggio si va verso il lato sinistro del Rifugio/ristorante dove si supera una staccionata e, ben segnalato, si prende il sentiero che inizia subito a salire rapidamente.


Dopo qualche tornante si esce dal bosco e si attraversano delle radure con scarsa pendenza. Superato un rifugio, che si lascia sulla sinistra seminascosto tra gli alberi, ci si dirige verso il Vallone di Monte Meta. Si incontrano gli ultimi sparsi e rari alberi che appaiono profondamene segnati dai fenomeni atmosferici che da queste parti devono essere particolarmente violenti, specialmente in inverno. Salendo, il solco del vallone si fa più marcato e il sentiero, che prosegue parallelo, continua con pendenza sempre abbastanza agevole. In quest’area l’ambiente, brullo e suggestivo, si caratterizza dal susseguirsi di rocce e pietrisco.


Giunti in quota, attorno i 1850 metri, si lascia il sentiero principale che va in direzione Passo dei Monaci/Monte Meta (che si staglia davanti) e si piega verso sinistra su una evidentissima e verdissima valletta chiamata Prato Lungo (per la sua conformazione allungata).


La si percorre tutta, quasi in piano, ed al termine scavalcando un piccolo dosso (che rappresenta la sella tra Monte Meta e la Torretta del Paradiso a quota 1900), si scende per poi prendere il sentiero che costante prosegue mantenendosi  attorno i 1850 m. Meglio evitare il sentiero che conduce alla Fonte Chiariglio perché prima di proseguire si abbassa eccessivamente fino ai 1750 m. Continuando si attraversano una serie di piccoli avvallamenti che si susseguono incessantemente tra loro e si lasciano alle spalle le vaste pietraie che scendono dalle ripide pareti di Monte Meta e di Monte Tartaro.


Al termine, arrivati sotto un costone che scende dal Monte Tartaro, lo si inizia a risalire cercando di guadagnare prima la cresta e quindi la vetta.




Note aggiuntive
Volendo si può percorrere il sentiero più in basso che passa affianco la sorgente di Fonte Chiariglio; l’acqua che sgorga, quasi sul sentiero, è veramente gelida. Da qui parte anche il percorso che scende in fondo fino alla Valle di Canneto.


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