LA
BRECCIOSA
1890
MONTE
MACERONE
1879
MONTE LE
SCALELLE
1831
Serra
Lunga
Indicazioni geografiche e stradali
La vetta
è situata nel basso Lazio, in provincia di Frosinone, non distante dall'Abruzzo.
Sul
versante laziale bisogna raggiungere la cittadina di Sora sulla confluenza
delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.
In auto
Appena usciti da Sora, in direzione Avezzano, si
supera un primo grande incrocio a destra dove inizia la Strada Regionale 666
che conduce, oltre che al locale ospedale, alle località turistiche abruzzesi
di Pescasseroli e Villetta Barrea attraverso il valico di Forca d’Acero; dopo
poche centinaia di metri, al successivo incrocio e sempre a destra, si svolta
in direzione Pescosolido (m. 630). Appena entrati in paese si prende una stradina
che sale sulla destra (passa davanti una antica chiesetta) e, uscendo dall’abitato, si raggiungono in breve i Prati
di Pescosolido. Quando finisce l’asfalto ed inizia la brecciata, prima di arrivare
a due tornanti, il primo a destra e l’altro a sinistra, si parcheggia.
Località di partenza
Prati di
Pescosolido/comune di Pescosolido
Altezze tempi
m. 0700 partenza
m. 1410 Selva d’Orso h 1,30
m. 1760 Valico Le Scalelle h 2,30
m.
1831 Monte Le Scalelle h
2,40
m.
1879 Monte Macerone h
2,55
m.
1890 La Brecciosa h 3,10
m. 0700 discesa h 2,40
Percorso
Subito a sinistra, si scorge molto bene una stradina
bianca che sale. Tutta in salita, spesso cementata, ad un tratto gira verso
sinistra rimpianando. Si arriva ad un primo cancello che, sempre aperto, viene
superato. Ad un secondo cancello, quasi sempre aperto, si dovrebbe proseguire
in quanto il sentiero tracciato con i classici segni bianco-rossi continua lungo
questa strada. Si potrebbe entrare, attraversare un campo recintato,
costeggiare un vecchio casolare con stalle adibite a ricovero di greggi, aprire
e richiudere un cancelletto posto sul retro di tali costruzioni e voltare a
destra ove il sentiero prosegue in salita ben segnato fino a raggiungere un
lungo canalone chiamato Torrente Gola Tesa. Tenuto conto che fare ciò implica
entrare in una proprietà privata (anche se l’accesso alla strada - in questo
caso non privata - dovrebbe essere privo di cancellata), imbattersi in cani
pastori (in genere aggressivi perché a guardia dei loro grecci) e quindi
poter incorrere in qualche spiacevole
inconveniente, in questa descrizione si preferisce seguire un altro percorso.
Arrivati dunque al cancello lo si supera e,
immediatamente, si lascia la strada brecciata per una stradina in terra battuta
che sale a destra.
Si va abbastanza dritti fino ad arrivare ai
primi terrazzamenti dove si va verso destra e si sale in diagonale su un
sentiero discretamente evidente. Giunti ad un canalone si svolta a sinistra (a
mò di tornante) e si continua a salire in diagonale stavolta in direzione
opposta. La traccia non è sempre evidente e si può passare da un terrazzamento
all’altro a seconda della convenienza; l’importante è proseguire sempre nella
stessa direzione. Al termine si raggiungerà lo stesso canalone di cui si era
parlato nel descrivere il percorso precedente (Torrente Gola Tesa).
Da qui si continua a salire costeggiando
sempre, più o meno, il lungo canale che scende dalla montagna. Arrivati all’altezza
di Selva d’Orso (un bel bosco in quota) si passa dall’altra parte del canalone
e con una lunghissima diagonale in salita si taglia tutto il lato della
montagna, completamente spoglio da alberi, fino ad arrivare al Valico delle
Scalelle.
In realtà è talmente lieve il saliscendi tra
una vetta e l’altra che si dovrebbe parlare, invece che di tre montagne ben
distinte, di una sola sommità molto allungata e con delle leggere anticime
prima della cima più alta. Una caratteristica invece unica in queste zone è
rappresentata da una cresta che, oltre ad essere molto lunga, è anche
larghissima al punto che in alcuni tratti si ha l’impressione di camminare in
piano.
Da questa lunga dorsale, da un lato si può
ammirare il bell’altopiano di Campo di Grano, dall’altro ci si affaccia direttamente
sulla piana di Sora con tutti i paesi del circondario.
Note
aggiuntive
In copertina Sora e Monte San Casto fotografati dalla vetta.
La Brecciosa si affaccia su un vasto altopiano chiamato Campo di Grano. Circondato tutt’intorno da monti è sicuramente il più bell’altopiano di tutta la zona; ampio, verdissimo e ricco di doline è situato a circa 1700 m. d’altezza.
Al centro di questo vasto pianoro c’è il Rifugio Campo
di Grano utilizzato prevalentemente da pastori locali.
In copertina Sora e Monte San Casto fotografati dalla vetta.
La Brecciosa si affaccia su un vasto altopiano chiamato Campo di Grano. Circondato tutt’intorno da monti è sicuramente il più bell’altopiano di tutta la zona; ampio, verdissimo e ricco di doline è situato a circa 1700 m. d’altezza.
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