MONTE
META
2242
Monti
della Meta
Indicazioni geografiche e stradali
La vetta è sul confine tra il basso Lazio e
l’Abruzzo, tra le province di Frosinone e L’Aquila. E’ situata all’interno del
PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
Sul versante laziale bisogna raggiungere la
cittadina di Sora sulla confluenza delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.
In auto
Bisogna prendere la superstrada in direzione
Cassino. Può essere presa o nei pressi dell’ospedale (ingresso Sora Centro)
oppure nel vicino paese di Broccostella (ingresso Sora Sud). Per chi arriva da
Cassino si prende la stessa superstrada ma con direzione Sora. Da ovunque si
provenga, all’altezza di Atina si esce allo svincolo Atina Ponte
Melfa-Picinisco-San Donato V.C. Alla successiva rotonda si va dritti e dopo
circa km 1,5 si gira a destra in direzione Picinisco (m. 725). Attraversato
questo paesino (km 9) si continua per la località Prati di Mezzo (altri 12 km),
centro sciistico e punto di partenza dell’escursione.
IMPORTANTE
In questa
zona del Parco, per la consistente presenza del Camoscio appenninico, durante
la stagione estiva (l’estate del 2019 dal 1° agosto al 09 settembre) il flusso turistico è regolamentato e
soggetto a pagamento (€ 20,00 a persona per adulti, gratuito fino a quattordici anni di età); ciò allo
scopo di non arrecare grave disturbo a questa specie animale durante il periodo di maggiore affluenza turistica.
Esclusivamente nel periodo indicato
è quindi necessario rivolgersi all’Ente Parco al fine di evitare possibili
sanzioni.
I numeri
telefonici sono: 0863 1856566 - 339.8395335
Località di partenza
Prati di
Mezzo (Picinisco)
Altezze tempi dalla partenza
m. 1430 Prati di Mezzo
m. 1967 Passo dei Monaci h 1,30
m. 2242 Vetta
h 2,00
m. 1430 discesa h 1,35
Percorso
Dal parcheggio si va verso il lato sinistro del ristorante/rifugio "Il Baraccone" dove si supera una staccionata e, ben segnalato, si prende
il sentiero che inizia subito a salire rapidamente.
Dopo qualche tornante si esce dal bosco e si percorrono una ventina di metri in leggera discesa. E' qui che è necessario fare attenzione perché bisogna dirigersi verso sinistra (ci sono comunque i segni bianco/rossi abbastanza evidenti); verso destra si entrerebbe nella Valle del Praticello.
Si attraversano quindi delle radure con scarsa pendenza e superato il Rifugio Tabaccaro, che si
lascia sulla sinistra seminascosto tra gli alberi, si entra nel Vallone della Meta, inizialmente discretamente largo.
Si incontrano gli ultimi sparsi e rari alberi che
appaiono profondamene segnati dai fenomeni atmosferici che da queste parti
devono essere particolarmente violenti, specialmente in inverno. Salendo, il
solco del vallone si fa più marcato e il sentiero, che prosegue parallelo,
continua con pendenza sempre abbastanza agevole. In quest’area l’ambiente,
brullo e suggestivo, si caratterizza dal susseguirsi di rocce e pietrisco.
Al culmine della lunga valle si raggiunge il Passo dei
Monaci, una bella spianata di verdissimi prati.
Dall’altra parte ci si
affaccia sulle terre dell’Abruzzo e del vicino Molise. Praticamente si è sotto il
maestoso massiccio di Monte Meta che, da qui, si conquista inerpicandosi per un
ultimo, ripido e tortuoso sentiero che conduce fino alla vetta.
Altro
itinerario per Monte Meta
Sempre nel versante laziale, da Canneto, che si raggiunge passando per il
comune di Settefrati, parte un altro “classico” tracciato (sicuramente più
impegnativo del precedente) che porta alla vetta di Monte Meta.
Settefrati si raggiunge percorrendo la stessa
strada che dall’uscita della superstrada, come sopra descritto, conduce al
bivio per Picinisco. Raggiunto questo bivio, invece di svoltare si prosegue
dritti per altri 5 km dove si trova, sempre a destra, il bivio per Settefrati (km 4).
Arrivati al paese (m. 784) bisogna proseguire, sempre sulla stessa strada, fino
alla Valle di Canneto (km 9).
Il sentiero per Monte Meta inizia poco distante
la sorgente del Melfa; purtroppo nel primo tratto è poco chiaro perché tante
sono le tracce che si incontrano. Ma arrivati ad una certa altezza e preso
finalmente il percorso principale si sale tagliando in diagonale per intero la
montagna alle spalle del santuario. Appena finito il bosco si incontra la Fonte
Chiariglio, gelide acque che sgorgano dal sottosuolo. Dalla fonte si sale e si
raggiunge il lato della montagna (opposto a quello del Passo dei Monaci) che
ripidamente e faticosamente porta in vetta.
Note
aggiuntive
Monte Meta è la montagna simbolo per gli
abitanti di questo territorio. Oltre che affacciarsi sull’Abruzzo ed il Molise
domina, sul versante laziale, la Valle di Canneto, tra le più belle e
frequentate dell’intero Parco. In questa valle, nel comune di Settefrati, nasce
il fiume Melfa, affluente del Liri, e vi è il santuario dedicato alla Madonna
di Canneto, famoso in tutta la zona e meta di migliaia di pellegrini.
Il Baraccone di Prati di Mezzo venne edificato nel lontano 1920 e costituì la base logistica degli uomini della Forestale impegnati nel rimboschimento della zona. Più tardi venne in uso dei pastori che lo trasformarono in ricovero di animali. L'attuale destinazione risale al 1970.
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