MONTE
CORNACCHIA
2003
MONTE
SORA
1893
Serra
Lunga
Indicazioni geografiche e stradali
La vetta
è sul confine tra il basso Lazio e l’Abruzzo, tra le provincie di Frosinone e
L’Aquila.
Sul
versante laziale bisogna raggiungere la cittadina di Sora sulla confluenza
delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.
In auto
Appena usciti da Sora, in direzione Avezzano, si
supera un primo grande incrocio a destra dove inizia la Strada Regionale 666
che conduce, oltre che al locale ospedale, alle località turistiche abruzzesi
di Pescasseroli e Villetta Barrea attraverso il valico di Forca d’Acero; dopo
poche centinaia di metri, al successivo incrocio e sempre a destra, si svolta
in direzione Pescosolido (m. 630). Appena entrati in paese si prende una stradina
che sale sulla destra (si passa davanti una antica chiesetta) e, uscendo dall’abitato, si raggiungono in breve i Prati
di Pescosolido. Quando finisce l’asfalto ed inizia la brecciata, prima di arrivare
a due tornanti, il primo a destra e l’altro a sinistra, si parcheggia.
Località di partenza
Prati di
Pescosolido/comune di Pescosolido
Altezze tempi
m. 0700 partenza
m. 1410 Selva d’Orso h 1,30
m. 1760 Valico Le Scalelle h 2,30
m. 1893 Monte Sora
h 3,00
m. 2003 Monte Cornacchia h 3,20
m. 0700 discesa h 2,40
Percorso
Lasciata l’auto, dopo cinquanta metri sulla
sinistra, si scorge molto bene una stradina bianca che sale. Tutta in salita,
spesso cementata, ad un tratto gira verso sinistra rimpianando. Si arriva ad un
primo cancello che, sempre aperto, viene superato. Ad un secondo cancello,
quasi sempre aperto, si dovrebbe proseguire in quanto il sentiero tracciato con
i classici segni bianco-rossi continua lungo questa strada. Si potrebbe entrare,
attraversare un campo recintato, costeggiare un vecchio casolare con stalle
adibite a ricovero di greggi, aprire e richiudere un cancelletto posto sul
retro di tali costruzioni e voltare a destra ove il sentiero prosegue in salita
ben segnato fino a raggiungere un lungo canalone chiamato Torrente Gola Tesa.
Tenuto conto che fare ciò implica entrare in una proprietà privata (anche se l’accesso
alla strada - in questo caso non privata - dovrebbe essere privo di cancellata),
imbattersi in cani pastori (in genere aggressivi perché a guardia dei loro
greggi) e quindi poter incorrere in
qualche spiacevole inconveniente, in questa descrizione si preferisce seguire
un altro percorso.
Arrivati dunque al cancello lo si supera e,
immediatamente, si lascia la strada brecciata per una stradina in terra battuta
che sale a destra.
Si va abbastanza dritti fino ad arrivare ai
primi terrazzamenti dove si va verso destra e si sale in diagonale su un
sentiero discretamente evidente. Giunti ad un canalone si svolta a sinistra (a
mò di tornante) e si continua a salire in diagonale stavolta in direzione
opposta. La traccia non è sempre evidente e si può passare da un terrazzamento
all’altro a seconda della convenienza; l’importante è proseguire sempre nella
stessa direzione. Al termine si raggiunge lo stesso canalone di cui si è parlato nel descrivere il percorso precedente (Torrente Gola Tesa).
Da qui si continua a salire costeggiando
sempre, più o meno, il lungo canale che scende dalla montagna. Arrivati all’altezza
di Selva d’Orso (un bel bosco in quota) si passa dall’altra parte del canalone
e con una lunghissima diagonale in salita si taglia tutto il lato della
montagna, completamente spoglio da alberi, fino ad arrivare al Valico delle
Scalelle.
Dal valico, bel colpo d’occhio sullo splendido
altopiano di Campo di Grano e sulla cittadina di Sora. Quindi prendendo la
dorsale di sinistra e rimanendo quasi sempre in cresta, si raggiungono prima
Monte Sora e dopo Monte Cornacchia.
Note
aggiuntive
Monte Cornacchia si affaccia su un vasto
altopiano chiamato Campo di Grano. Circondato tutt’intorno da monti è
sicuramente il più bell’altopiano di tutta la zona; ampio, verdissimo e ricco
di doline è situato a circa 1700 m. d’altezza.
Al centro di questo vasto pianoro c’è il Rifugio Campo
di Grano utilizzato prevalentemente da pastori locali.
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