venerdì 23 ottobre 2015

MONTE PETROSO

MONTE PETROSO
2249
Monti della Meta


Indicazioni geografiche e stradali
La vetta è in territorio abruzzese non distante dal confine tra il basso Lazio e l’Abruzzo e le province di Frosinone e L’Aquila. E’ situata all’interno del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
Sul versante laziale bisogna raggiungere la cittadina di Sora sulla confluenza delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.


In auto
Si prende la superstrada in direzione Cassino. Può essere presa o nei pressi dell’ospedale (ingresso Sora Centro) oppure nel vicino paese di Broccostella (ingresso Sora Sud). Per chi arriva da Cassino si prende la stessa superstrada ma con direzione Sora. Da ovunque si provenga, all’altezza di Atina si esce allo svincolo Atina Ponte Melfa-Picinisco-San Donato V.C. Alla successiva rotonda si va dritti e dopo circa km 6,5 si gira a destra in direzione Settefrati (km 4). Si supera il paese (m. 784) e dopo altri 9 km si arriva nella Valle di Canneto.

IMPORTANTE
Le cime di Monte Petroso, Monte Altare e Monte Tartaro fanno parte della Riserva Integrale del Parco e per questo sono interdette agli escursionisti durante tutto l’anno.
Ciò è dovuto alla consistente presenza, su queste creste, del Camoscio appenninico ed alla necessità di tutelarlo e salvaguardarlo dal considerevole flusso turistico che arreca grave disturbo.
Le zone adiacenti possono essere sempre raggiunte ma durante il periodo estivo con delle importanti limitazioni (l’estate del 2019 dal 1° agosto al 09 settembre).
E’ quindi opportuno rivolgersi all’Ente Parco per acquisire informazioni più dettagliate ed evitare possibili sanzioni.
I numeri telefonici sono: 0863 1856566 - 339.8395335
L’auspicio di tutti gli escursionisti è che in futuro l’Ente Parco trovi delle soluzioni che consentano di nuovo l’accesso su queste magnifiche vette; naturalmente con severe e consistenti limitazioni e nel più assoluto rispetto della fauna che qui vive.
Stando così le cose gli appassionati della montagna si vedono irrimediabilmente privati della cima del Petroso, montagna simbolo di quest’affascinante territorio dell’intero Appennino.

Località di partenza
Valle di Canneto (Settefrati)

Altezze                           tempi dalla partenza
m. 1050  Valle di Canneto
m. 1496  I Tre Confini                 h 1,45
m. 1952  Rifugio Forca Resuni    h 2,55
m. 2249  Vetta                              h 3,50
m. 1050  discesa                           h 3,00


Percorso
Dall’ampio piazzale della valle, a ridosso del Santuario della Madonna di Canneto, inizia il lungo tracciato su una strada brecciata (circa 5,5 km) che, costeggiando un ruscello adiacente (non sempre visibile perché l’acqua scorre spesso nel sottosuolo), attraversa per intero tutto il vallone. Durante il tragitto si superano prima un rifugio forestale (sulla sinistra) e successivamente l’antico Casone Bartolomucci (sulla destra). Al termine della lunga vallata, che data la comoda strada e la moderata pendenza si percorre abbastanza agevolmente, e attraversate le ultime verdi radure si giunge ai Tre Confini.


Qui il sentiero, che ha ormai preso il posto della strada, si divide: a sinistra si raggiunge la Val Fondillo dopo aver scavallato il Valico Passaggio dell’Orso; a destra si punta sul Rifugio di Forca Resuni. Si segue dunque questa seconda direzione e tra tanti tornantini si inizia a salire con decisione. Il sentiero è sempre ben segnato e molto evidente. Nell’ultimo tratto, uscendo dalla faggeta sempre più rada, si tagliano in diagonale le coste delle vette della Camosciara ricoperte da un bellissimo mugheto (bosco arbustivo di pini mughi).


Si raggiunge quindi il valico sulla cui sommità è posto il Rifugio di Forca Resuni.


Dalla parte opposta del valico, sopraggiunge il sentiero che permette agli escursionisti di raggiungere Monte Petroso dalla località abruzzese di Civitella Alfedena passando per la rinomata Val di Rose. Arrivati quindi al rifugio, come detto in cima al valico, bisogna prendere il crinale di destra che si innalza con discreta pendenza


e lo si deve percorrere, quasi sempre in cresta, fino alla vetta del Petroso, posta alla considerevole quota di 2249 m. (per trovarne di più alte occorre recarsi sui massicci centrali dell’Abruzzo).   



Note aggiuntive
La Valle di Canneto è tra le più belle e frequentate dell’intero Parco. In questa valle, nel comune di Settefrati, nasce il fiume Melfa, affluente del Liri. Al suo ingresso è situato il santuario dedicato alla Madonna di Canneto, famoso in tutta la zona e meta di migliaia di pellegrini.
Forca Resuni (m 1952) è il rifugio che per caratteristiche, collocazione ed ambiente rappresenta la meta ideale e simbolica per gli appassionati di montagna: a ridosso delle più importanti vette è al centro della Camosciara, l'area maggiormente protetta e tutelata del parco.
Il Pino mugo in Italia nasce spontaneo sulle Alpi e su alcune zone dell'Appennino: tra quest'ultime nel PNALM. L'habitat naturale è compreso tra i 1600 e i 2300 m.; oltre quindi il normale limite della vegetazione forestale che nel nostro caso è rappresentato dalla faggeta (bosco di faggi).

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