domenica 11 ottobre 2015

MONTE META



MONTE META
2242
Monti della Meta


Indicazioni geografiche e stradali
La vetta è sul confine tra il basso Lazio e l’Abruzzo, tra le province di Frosinone e L’Aquila. E’ situata all’interno del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise).
Sul versante laziale bisogna raggiungere la cittadina di Sora sulla confluenza delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.


In auto
Bisogna prendere la superstrada in direzione Cassino. Può essere presa o nei pressi dell’ospedale (ingresso Sora Centro) oppure nel vicino paese di Broccostella (ingresso Sora Sud). Per chi arriva da Cassino si prende la stessa superstrada ma con direzione Sora. Da ovunque si provenga, all’altezza di Atina si esce allo svincolo Atina Ponte Melfa-Picinisco-San Donato V.C. Alla successiva rotonda si va dritti e dopo circa km 1,5 si gira a destra in direzione Picinisco (m. 725). Attraversato questo paesino (km 9) si continua per la località Prati di Mezzo (altri 12 km), centro sciistico e punto di partenza dell’escursione.

IMPORTANTE
In questa zona del Parco, per la consistente presenza del Camoscio appenninico, durante la stagione estiva (l’estate del 2019 dal 1° agosto al 09 settembre) il flusso turistico è regolamentato e soggetto a pagamento (€ 20,00 a persona per adulti, gratuito fino a quattordici anni di età); ciò allo scopo di non arrecare grave disturbo a questa specie animale durante il periodo di maggiore affluenza turistica. 
Esclusivamente nel periodo indicato è quindi necessario rivolgersi all’Ente Parco al fine di evitare possibili sanzioni.
I numeri telefonici sono: 0863 1856566 - 339.8395335

Località di partenza
Prati di Mezzo (Picinisco)

Altezze                           tempi dalla partenza
m. 1430  Prati di Mezzo
m. 1967  Passo dei Monaci       h 1,30
m. 2242  Vetta                           h 2,00
m. 1430  discesa                        h 1,35


Percorso
Dal parcheggio si va verso il lato sinistro del ristorante/rifugio "Il Baraccone" dove si supera una staccionata e, ben segnalato, si prende il sentiero che inizia subito a salire rapidamente.


Dopo qualche tornante si esce dal bosco e si percorrono una ventina di metri in leggera discesa. E' qui che è necessario fare attenzione perché bisogna dirigersi verso sinistra (ci sono comunque i segni bianco/rossi abbastanza evidenti); verso destra si entrerebbe nella Valle del Praticello.


Si attraversano quindi delle radure con scarsa pendenza e superato il Rifugio Tabaccaro, che si lascia sulla sinistra seminascosto tra gli alberi, si entra nel Vallone della Meta, inizialmente discretamente largo.


Si incontrano gli ultimi sparsi e rari alberi che appaiono profondamene segnati dai fenomeni atmosferici che da queste parti devono essere particolarmente violenti, specialmente in inverno. Salendo, il solco del vallone si fa più marcato e il sentiero, che prosegue parallelo, continua con pendenza sempre abbastanza agevole. In quest’area l’ambiente, brullo e suggestivo, si caratterizza dal susseguirsi di rocce e pietrisco.


Al culmine della lunga valle si raggiunge il Passo dei Monaci, una bella spianata di verdissimi prati.


Dall’altra parte ci si affaccia sulle terre dell’Abruzzo e del vicino Molise. Praticamente si è sotto il maestoso massiccio di Monte Meta che, da qui, si conquista inerpicandosi per un ultimo, ripido e tortuoso sentiero che conduce fino alla vetta.

Altro itinerario per Monte Meta
Sempre nel versante laziale, da Canneto, che si raggiunge passando per il comune di Settefrati, parte un altro “classico” tracciato (sicuramente più impegnativo del precedente) che porta alla vetta di Monte Meta.
Settefrati si raggiunge percorrendo la stessa strada che dall’uscita della superstrada, come sopra descritto, conduce al bivio per Picinisco. Raggiunto questo bivio, invece di svoltare si prosegue dritti per altri 5 km dove si trova, sempre a destra, il bivio per Settefrati (km 4). Arrivati al paese (m. 784) bisogna proseguire, sempre sulla stessa strada, fino alla Valle di Canneto (km 9).
Il sentiero per Monte Meta inizia poco distante la sorgente del Melfa; purtroppo nel primo tratto è poco chiaro perché tante sono le tracce che si incontrano. Ma arrivati ad una certa altezza e preso finalmente il percorso principale si sale tagliando in diagonale per intero la montagna alle spalle del santuario. Appena finito il bosco si incontra la Fonte Chiariglio, gelide acque che sgorgano dal sottosuolo. Dalla fonte si sale e si raggiunge il lato della montagna (opposto a quello del Passo dei Monaci) che ripidamente e faticosamente porta in vetta.


Note aggiuntive
Monte Meta è la montagna simbolo per gli abitanti di questo territorio. Oltre che affacciarsi sull’Abruzzo ed il Molise domina, sul versante laziale, la Valle di Canneto, tra le più belle e frequentate dell’intero Parco. In questa valle, nel comune di Settefrati, nasce il fiume Melfa, affluente del Liri, e vi è il santuario dedicato alla Madonna di Canneto, famoso in tutta la zona e meta di migliaia di pellegrini.
Il Baraccone di Prati di Mezzo venne edificato nel lontano 1920 e costituì la base logistica degli uomini della Forestale impegnati nel rimboschimento della zona. Più tardi venne in uso dei pastori che lo trasformarono in ricovero di animali. L'attuale destinazione risale al 1970.

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