MONTE
OBACHELLE
1466
Gruppo
Cairo
Indicazioni geografiche e stradali
La
vetta, nel basso Lazio, è situata in provincia di Frosinone.
Si deve raggiungere il comune di Roccasecca,
paese del frusinate attraversato dalla Strada Regionale 6 Casilina.
In auto
Percorrendo
la S.R.6 Casilina, all’altezza del km 121,450, si giunge all’incrocio (con
semaforo) e si prosegue in direzione Roccasecca-Colle San Magno. Arrivati a
Roccasecca centro (km 4,5), si attraversa la lunga piazza centrale; al termine
di essa, sulla sinistra, vi è il bivio per Colle San Magno.
Raggiunto
quest’ultimo paese (altri 5 km), rimanendo sempre sulla strada principale, lo
si supera e ci si dirige verso i retrostanti monti. All’altezza del cimitero si
mantiene la strada di sinistra; si
percorrono altri 800 metri e si arriva in un piccolo slargo, con al centro una
fontana e un abbeveratoio, dove si può parcheggiare.
Località
di partenza
Scannole - comune di Colle
San Magno
Altezze tempi dalla
partenza
m. 0615 partenza
m. 0794 vecchia Cava di asfalto h
0,25
m. 1100 Rifugio Nota (privato) h
1,05
m. 1130 sentiero per il Porcaticcio h 1,10
m
1275 pianoro del Porcaticcio h 1,30
m
1315 linea di cresta h 1,40
m. 1466 vetta h 2,05
m. 0615 totale discesa h 1,30
Percorso
Partendo
dal parcheggio adiacente il fontanile si continua a piedi sulla strada
asfaltata per altri cinquanta metri ed in corrispondenza di una stradina
cementata che sale verso sinistra (molto evidente e con segnale indicante le
vette) si svolta.
Centocinquanta
metri più su si incrocia la strada brecciata per la ex cava. Si deve quindi percorre
tutta la carrabile brecciata (discretamente larga) che conduce alle vecchie
miniere d’asfalto i cui giacimenti furono sfruttati fino alla Seconda Guerra
Mondiale. Questo tratto iniziale copre una distanza di circa 1400 metri. La
strada termina in un piazzale antistante le ultime rimanenti, antiche e
fatiscenti strutture che precedevano il complesso estrattivo.
Dal
piazzale della vecchia Cava, proseguendo per la stessa direzione della strada
fin qui praticata, si imbocca il sentiero
che
in diagonale e in leggera salita aggira la dorsale del Cimarone (incrociandone
il sentiero)
ed
entra nella stretta e lunga Valle Vatriglia.
Costeggiando il sottostante canalone la si risale tutta ed usciti dal bosco, dopo qualche centinaio di metri, si arriva ad una costruzione in muratura: è il Rifugio Nota di proprietà privata.
Costeggiando il sottostante canalone la si risale tutta ed usciti dal bosco, dopo qualche centinaio di metri, si arriva ad una costruzione in muratura: è il Rifugio Nota di proprietà privata.
Al
di sopra ci sono vari pozzi e vasche necessari per far abbeverare i tanti
animali che quassù salgono al pascolo. Si
continua lasciandosi alle spalle il rifugio. Dopo duecento metri si lascia
anche Valle Vatriglia; sulla destra infatti c’è il sentiero (segnalato)
che
risale il vallone
che
conduce alla località del Porcaticcio. La località è situata al termine del
vallone stesso; in corrispondenza si apre un ampio pianoro sui cui pendi
laterali si possono ammirare i tantissimi muri in pietra a secco, alcuni ancora
in ottimo stato, di antichi capanni, di terrazzamenti per il contenimento del
terreno, di recinzioni per animali e di larghe aie dove si lavoravano i
raccolti. Sicuramente vi doveva essere una comunità molto numerosa ed altrettanto
laboriosa.
Davanti
appare imponente la mole del Monte Obachelle. Naturalmente si evita di
affrontarla di petto. Infatti, dal pianoro, seguendo la segnaletica, ci si
spinge verso destra dove si può raggiungere molto agevolmente la cresta nel
punto più basso.
Raggiunta
quest’ultima la si percorre tutta fino alla vetta e senza eccessiva fatica.
Note aggiuntive
La
vecchia Cava d’asfalto venne aperta a metà Ottocento ed in seguito ad alterne
vicende rimase attiva fino alla Seconda Guerra Mondiale. Tra le due Grandi
Guerre l’impianto venne gestito dalla Bomprini Parodi Delfino di Colleferro che
ne favorì l’ammodernamento realizzando tra l’altro addirittura una teleferica
che la collegava al paese di Castrocielo ove avveniva, prima su gomma e poi su
rotaia presso la vicina stazione di Roccasecca, lo smistamento del prezioso
minerale.. Oggi si notano tra i cespugli solo i pochi ruderi rimasti delle
antiche strutture. Più in alto, nel folto del bosco e in condizioni di scarsa
sicurezza, si possono osservare gli ingressi delle diverse gallerie dove
avveniva l’estrazione dell’asfalto.
Grazie
RispondiElimina