MONTE
CALVILLI
1116
MONTE
VISANI
967
MONTE
CALVO di Castro dei Volsci
1054
Monti
Ausoni
Indicazioni
geografiche e stradali
Le vette, nel basso Lazio, sono situatate tra
le provincie di Frosinone e Latina.
Per raggiungere la località bisogna percorrere
la Strada Provinciale San Giovanni Incarico-Pastena-Lenola.
In auto
In provincia di Frosinone, percorrendo la S.R.6
Casilina, al bivio di Ceprano, al km 105,800, si prende la S.R.82 Valle del
Liri/Civita Farnese con indicazione San Giovanni Incarico, Pico, Itri. Prima di
entrare nel paese di San Giovanni Incarico, a destra c’è il bivio per
Falvaterra, Pastena Lenola. Si superano i centri abitati di Falvaterra e
Pastena e si prosegue verso Lenola.
Usciti da Pastena (Ceprano-Pastena km 18), dopo
circa due chilometri, sul lato destro, si trova un largario da cui inizia una
stradina asfaltata: è via Santa Croce (l’indicazione è poco leggibile perché
affissa su una recinzione privata ma il largario è molto evidente). Si percorre
tutta la stradina (circa due chilometri) che, ad un certo punto, inizia a
salire tra curve e tornantini. Dove la strada finisce, nei pressi di
un’abitazione, si può comodamente parcheggiare a ridosso di un muro a secco.
Località di partenza
Santa
Croce - comune di Pastena
Altezze tempi dalla partenza
m. 0542 partenza
m. 0773 Valico Santa Lucia h 0,30
m.
0967 Monte Visani h 1,00
m.
0919 sella -------
m. 1116 Monte Calvilli h 1,45
m. 0542 discesa da Calvilli h 1,20
Percorso
Passando davanti l’abitazione sopra citata si
continua su un sentiero, nella stessa direzione della strada appena terminata. Giunti
nei pressi di un canalone il sentiero diventa strada brecciata; a questo punto
è sufficiente seguire questo tracciato fino ad un piccolo valico che si
affaccia su un largo pianoro denominato Piano di Santa Lucia (da ora chiameremo
anche il valico di Santa Lucia). In realtà questa strada esiste in quanto è adiacente
alla linea principale del gasdotto e venne costruita proprio per poter realizzare
tale importante opera.
Dal valico voltiamo verso destra e tra piccoli cespugli,
rocce e sassi cerchiamo di trovare il percorso migliore che ci conduce sulla
vetta di Monte Visani, una sorta di anticima del Calvilli.
Da questa cima (a
forma di terrazza) gran bel panorama sulla piana di Pastena, la Valle del Liri,
Monte Cairo e i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Dopo aver goduto di questo piacevole spettacolo
si riprende il percorso per Monte Calvilli. Sarà sufficiente mantenersi sempre
in cresta, prima per scendere alla sottostante sella posta a m. 919, successivamente per risalire il
sassoso versante della montagna, infine per raggiungere la lunga boscosa cima.
Per il ritorno ripetere la stessa strada. Chi
lo vuole può recarsi sul vicino Monte Calvo (di Castro dei Volsci, da non
confondere con quello di Vallecorsa che si affaccia sulla Piana di Fondi).
Basta scendere a vista sulla sottostante sella a quota 977 e risalire
frontalmente sulla vetta di quest’altra montagna alta 1054 m.
Note aggiuntive
L’estesa cima di Monte Calvo presenta una
caratteristica molto particolare: è composta da una serie di doline affiancate
tra loro e circondate da bordature che nel loro insieme danno l’aspetto di
tanti piccoli crateri vicini.
Monte Calvilli, con i suoi 1116 metri, è il
rilievo più alto della catena dei Monti Ausoni. La vetta, in realtà, è una
lunga cresta che si estende in direzione nord-nord/ovest per circa
trecentocinquanta metri. La punta opposta al Calvilli è denominata Monte Lungo
di m. 1097. Tutta la cresta di vetta, data la modesta altezza, è caratterizzata
da una macchia di lecci, rada e bassa in quanto battuta dai venti; sicuramente
ci rimette il panorama perché limitato, ma
nello stesso tempo, indubbiamente, si è venuto a creare un ambiente alquanto
suggestivo.
Sul Monte Calvo i cippi sono numerosi e
tutti allineati; qualcuno è rovesciato, qualcuno addirittura spezzato.
Sulla sella che divide Monte Calvilli da Monte
Calvo si notano i resti di un antico consistente stazzo. La capanna principale
è stata ristrutturata ed è ancora in uso; molto caratteristica è la sua copertura
con travi di legno e paglia. Una costruzione simile si trova sapientemente riprodotta
nell’Etnomuseo di Roccagorga, sito nel Palazzo Baronale sulla centrale piazza
Risorgimento; nei locali di questo interessante museo si può osservare,
riprodotta in maniera molto originale, la vita dei nostri avi.
Nessun commento:
Posta un commento