MONTE
FAMMERA
1168
Monti
Aurunci
Indicazioni geografiche e stradali
La
vetta, nel basso Lazio, è situata sul confine tra le provincie di Frosinone e
Latina.
Sul
versante del frusinate si deve raggiungere il paese di Esperia.
In auto
Dal casello autostradale di Pontecorvo ci si
dirige verso questa cittadina. La si attraversa e, superato il fiume Liri, si
deve seguire la direzione per Esperia. La stessa direzione va seguita per chi
proviene dalla superstrada Cassino-Formia; arrivando da Cassino e viaggiando
verso Formia, circa un chilometro dopo San Giorgio a Liri, si gira verso destra.
Arrivati ad Esperia si sale su per il centro
storico ma, prima di entrarvi, si svolta a sinistra per l’antichissima Rocca
Guglielma. In questo tratto di strada, fino alla rocca, è necessario prestare
grande attenzione e procedere molto lentamente perché la strada è molto stretta
ed in diversi punti l’incrocio con altri veicoli appare improbabile. Superato
il castello, anche se su strada di montagna, il percorso diventa più agevole.
Si passa nella stretta vallata e si arriva fino all’ultima delle poche
abitazioni che si trovano in questa zona, così vicina ma apparentemente così
isolata. Finito l’asfalto si parcheggia; la valle si allarga e diventa pianura.
Località di partenza
Valle
Gaetana - comune di Esperia
Altezze tempi
m. 0860 partenza
m.
1168 Vetta h 1,30
m. 0860 discesa h 0,55
Percorso
Si continua sulla strada in terra
battuta che attraversa questo lungo pianoro tra prati e querce sparse: è la
Valle Gaetana. Inizialmente si procede al centro della valle, poi ci si avvicina gradualmente verso il lato sinistro dove, prima di arrivare al termine della
vallata che più avanti inizierà a ridiscendere, ci si appresta a salire il
pietroso fianco del monte. Ci sono anche delle tracce di sentiero ma dal basso
sono difficilmente individuabili; camminando comunque sul pendio fuori dal
bosco si può salire tranquillamente con percorso libero, facendo tuttavia molta
attenzione alle infinite rocce e pietre troppo spesso acuminate.
Salendo, possibilmente cercando di seguire il
sentiero se lo si individua, ci si avvicina gradualmente sul versante orientale
della montagna ed una volta raggiunto il crinale ci si affaccia sul dirupo che
precipita ripido nella sottostante valle. E’ la valle che, attraverso il valico
di Sant’Antonio presso Ausonia, unisce la Valle del Liri della zona del
cassinate alla piana dell’Ausente con Minturno ed il mare. E la caratteristica
di questa montagna è proprio questo grandioso dirupo che giù dalla valle, guardando
all’insù, appare imponente; si sta parlando di un salto di settecento metri!
Sul crinale il sentiero è abbastanza evidente e
si arriva in cima con maggiore tranquillità.
Bello il panorama sulla piana di
Cassino e su quella dell'Ausente.
Note aggiuntive
Il
dirupo del Fammera rappresenta l’ambiente ideale per la nidificazione di alcuni
importanti rapaci quali il falco pellegrino e la poiana.
La
parete del Fammera è la conseguenza di una enorme faglia verificatasi per i
movimenti della crosta terrestre.
Di ritorno dall’escursione in montagna una sosta all’antica Rocca Guglielma è quasi d’obbligo considerando che, praticamente, la si costeggia. Fu fatta erigere intorno l’anno 1103 dal cavaliere normanno Guglielmo da Glossavilla. Tra le maggiori famiglie che nei secoli la dominarono si ricordano gli Spinelli, i Della Rovere ed i Farnese. Oggi parte delle mura sono ancora lì alte a proteggere il sottostante borgo; tuttavia, essendoci delle pareti pericolanti, se ne vieta giustamente l’eccessivo avvicinamento. Sul lato opposto della strada vi è il Santuario della Madonna delle Grazie con adiacente un panoramico terrazzo.
Di ritorno dall’escursione in montagna una sosta all’antica Rocca Guglielma è quasi d’obbligo considerando che, praticamente, la si costeggia. Fu fatta erigere intorno l’anno 1103 dal cavaliere normanno Guglielmo da Glossavilla. Tra le maggiori famiglie che nei secoli la dominarono si ricordano gli Spinelli, i Della Rovere ed i Farnese. Oggi parte delle mura sono ancora lì alte a proteggere il sottostante borgo; tuttavia, essendoci delle pareti pericolanti, se ne vieta giustamente l’eccessivo avvicinamento. Sul lato opposto della strada vi è il Santuario della Madonna delle Grazie con adiacente un panoramico terrazzo.
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