MONTE MURRO MARRO
1254
Gruppo Cairo
Indicazioni
geografiche e stradali
La
vetta, nel basso Lazio, è situata in provincia di Frosinone.
Si deve
raggiungere il comune di Roccasecca, paese del frusinate attraversato dalla
Strada Regionale 6 Casilina.
In auto
Percorrendo
la S.R.6 Casilina, all’altezza del km 121,450, si giunge all’incrocio (con
semaforo) e si prosegue in direzione Roccasecca-Colle San Magno. Arrivati a
Roccasecca centro (km 4,5), si attraversa la lunga piazza centrale; al termine
di essa, sulla sinistra, vi è il bivio per Colle San Magno.
Raggiunto
quest’ultimo paese (altri 5 km), rimanendo sempre sulla strada principale, lo
si supera e ci si dirige verso i retrostanti monti. All’altezza
del cimitero si mantiene la strada di sinistra; si
percorrono altri 800 metri e si arriva in un piccolo slargo, con al centro una
fontana e un abbeveratoio, dove si può parcheggiare.
Località
di partenza
Scannole - comune di Colle San Magno
Altezze
tempi dalla partenza
m.
0615 partenza
m.
0794 vecchia Cava di asfalto h 0,25
m.
0970 largario
h 0,50
m.
1080 fine bosco
h 1,15
m.
1254 Vetta
h 1,45
m.
0615 discesa
h 1,15
Percorso
Partendo
dal parcheggio adiacente il fontanile si continua a piedi sulla strada
asfaltata per altri cinquanta metri ed in corrispondenza di una stradina
cementata che sale verso sinistra (molto evidente e con segnale indicante le
vette) si svolta.
Centocinquanta
metri più su si incrocia la strada brecciata per la ex cava. Si
deve quindi percorre tutta la carrabile brecciata (discretamente larga) che
conduce alle vecchie miniere d’asfalto i cui giacimenti furono sfruttati fino
alla Seconda Guerra Mondiale. Questo tratto iniziale copre una distanza di
circa 1400 metri. La strada termina in un piazzale antistante le ultime
rimanenti, antiche e fatiscenti strutture che precedevano il complesso
estrattivo.
Dal
piazzale della vecchia Cava, proseguendo per la stessa direzione della strada
fin qui praticata, si imbocca il sentiero
che
sale in diagonale e in leggera salita. Dopo 5/6 minuti si incontra il sentiero
sulla sinistra che porta verso il Cimarone e Murro Marro (indicato da segnali);
continuando invece per il sentiero principale si entrerebbe in Val Vatriglia in
direzione di Monte Obachelle.
Da questo momento, salendo in maniera ben più
decisa, il percorso diventa un susseguirsi di piccoli tornantini immerso nel
bosco di lecci. A quota 970, dove il terreno rimpiana, si raggiunge una
gradevole radura (Il Monticello) da dove si può ammirare il sottostante
panorama.
Superato questo spazio aperto si procede ancora
sul sentiero che, divenuto meno ripido, piega verso sinistra fino a raggiungere
il canalone che scende dal Cimarone (e da cui prende il nome). Oltre il fossato
la traccia riprende a salire. Al termine del bosco, poco più sopra, il sentiero
si divide ancora: verso sinistra si va verso Murro Marro verso destra si
raggiunge il Cimarone (anche qui è posizionato un segnale).
Si prosegue dunque verso sinistra, sul sentiero
ben marcato per il passaggio delle mandrie; quasi in piano, si continua tra
verdeggianti e sassosi prati; in fondo appare l’intera dorsale della montagna
da raggiungere.
Lasciato alle spalle il rifugio La Queta (privato) si
raggiunge una sella da dove volgendo verso sinistra, con modesti sali e scendi,
si percorre l’intera dorsale fino al raggiungimento della cima di Monte Murro
Marro.
Note aggiuntive
La
vecchia Cava d’asfalto venne aperta a metà Ottocento ed in seguito ad alterne
vicende rimase attiva fino alla Seconda Guerra Mondiale. Tra le due Grandi
Guerre l’impianto venne gestito dalla Bomprini Parodi Delfino di Colleferro che
ne favorì l’ammodernamento realizzando tra l’altro addirittura una teleferica
che la collegava al paese di Castrocielo ove avveniva, prima su gomma e poi su
rotaia presso la vicina stazione di Roccasecca, lo smistamento del prezioso
minerale.. Oggi si notano tra i cespugli solo i pochi ruderi rimasti delle
antiche strutture. Più in alto, nel folto del bosco e in condizioni di scarsa
sicurezza, si possono osservare gli ingressi delle diverse gallerie dove
avveniva l’estrazione dell’asfalto.
Nessun commento:
Posta un commento