MONTE RUAZZO
1314
Monti
Aurunci
Indicazioni geografiche e stradali
La vetta, nel Basso Lazio, è situata in provincia di Latina.
In auto
Il percorso qui trattato è abbastanza
insolito. Normalmente tutti coloro che salgono sul Monte Ruazzo partono dalla
località Tozze di Itri oppure dal Rifugio Acquaviva di Maranola/Formia.
Questo tracciato inizia invece dalla
località San Martino di Itri.
In provincia di Frosinone, percorrendo la
S.R.6 Casilina, al bivio di Ceprano, al km 105,800, si prende la S.R.82 Valle
del Liri/Civita Farnese con indicazione S.Giovanni Incarico, Pico, Itri.
Attraversati i primi due centri abitati, si arriva ad Itri dopo aver percorso
45 km.
Usciti da Itri, in direzione Napoli/Gaeta, si
percorre per poco più di due chilometri la Statale n. 7 Appia. Poco prima della
stazione ferroviaria si incrocia, sulla sinistra, una stradina: è via San
Martino. Si svolta e si prosegue con molta attenzione in quanto la carreggiata,
seppur asfaltata, è stretta e un po’ rovinata; essendo una zona con molte
abitazioni si possono incrociare facilmente veicoli che scendono e in questo
caso è necessario usare molta prudenza. Si sale abbastanza, all’inizio in
rettilineo, successivamente con qualche curva. Dopo un chilometro e
due/trecento metri, in corrispondenza di un tornante a sinistra e davanti
l’ingresso di un’abitazione in costruzione, si parcheggia sulla destra fuori
dalla carreggiata e non intralciando l’ingresso privato.
Località di partenza
San Martino - comune di Itri
Altezze
tempi
m. 0300 partenza
m. 1314 Monte Ruazzo h
3,15
m. 0300 discesa h
2,30
Percorso
Si ribadisce che il percorso qui
trattato è abbastanza insolito. Normalmente tutti coloro che salgono sul Monte
Ruazzo partono dalla località Tozze di Itri oppure dal Rifugio di Acquaviva di
Maranola/Formia.
Questo percorso è decisamente più
impegnativo e lungo ma nel contempo straordinariamente panoramico e suggestivo.
Lasciata l’auto si prosegue lungo
questa strada e dopo solo cinquanta metri si svolta a destra per una stradina
brecciata. In realtà bisognerebbe proseguire sulla strada asfaltata ma più su c’è
una sbarra con la scritta “proprietà privata”; inoltre se si potesse proseguire
a piedi, visto che dopo le abitazioni la strada diventa sentiero, si passa
comunque davanti delle masserie dove ci si potrebbe imbattere in dei cani
pastore e da guardia: meglio evitare!! (oltretutto il cartello avvisa).
Fatti dunque altri cinquanta metri
di strada bianca si decide, nel punto dove si ritiene più comodo e facendo
attenzione al filo spinato, di iniziare la salita su questa costa della
montagna salendo direttamente nella direzione della vetta di Monte Orso che,
alta, si vede davanti. Si prosegue a zig/zag, ma soprattutto, saltando sopra le
mille rocce ed evitando così di ritrovarsi tra le alte erbe che totalmente
ricoprono questo fianco della montagna.
La salita continua, senza sosta; a
mezza costa la pendenza si fa un po’ più lieve concedendo un attimo di respiro
ma riprende poi la sua inclinazione naturale; di buono c’è che salendo, l’erba
alta va gradualmente diminuendo e quindi il procedere diventa più agevole.
Dopo un ultimo sforzo si arriva
finalmente sulla cima di Monte Orso che altro non è che un’ampia spianata a
forma di grande terrazzo con panorama magnifico sul Golfo di Gaeta.
Alle spalle invece appare, altrettanto incantevole, la mole
del Monte Ruazzo preceduto dalle alture di Monte Tuonaco (1178 m.) e della Cima
1209.
Premesso che volendo si può evitare di raggiungere la cima
di Monte Orso e la si può tranquillamente aggirare sulla destra (anche se
raggiungerla non fa perdere molto tempo), si continua l’escursione scendendo
verso la sella che divide Monte Orso da Monte Tuonaco. La visuale è
completamente libera perché vi sono pochi e radi alberi. In corrispondenza della
sella vi sono cespugli infestanti ma vi è un punto dove è semplice
l’attraversamento sull’altro versante. A questo punto, superati altri
fastidiosi cespugli misti ad alberi, inizia la salita alla volta di Monte
Tuonaco attraverso profumati campi di salvia. Anche la vetta di Monte Tuonaco
può essere evitata ed essere aggirata sulla sua sinistra, ma anche in questo
caso, raggiungerla non fa perdere molto tempo.
Si entra dunque finalmente nella bellissima e lunghissima
Valle di Sciro interrotta sullo sfondo dall’affascinante sagoma piramidale di
Monte Ruazzo. Si attraversa per intero la vallata, passando sotto la Cima 1209,
e ci si accinge infine all’ultima scalata prima della sospirata vetta.
Note aggiuntive
L’itinerario per Monte Orso è descritto in questo sito anche
su altra specifica scheda.
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