MONTE
VIGLIO
2156
Monti
Cantari
Indicazioni geografiche e stradali
La vetta
è sul confine tra il basso Lazio e l’Abruzzo, tra le provincie di Frosinone e
L’Aquila.
Si esce
al casello autostradale di Anagni e si gira per Fiuggi; in alternativa si parte
da Sora.
In auto
Dal casello autostradale di Anagni si segue la
direzione per Fiuggi; quindi si procede per gli Altopiani di Arcinazzo e si
sale attraversando i comuni di Trevi nel Lazio e Filettino. Da quest’ultimo
paese si raggiunge il Valico di Serra Sant’Antonio.
Da Sora invece si prende la superstrada per
Avezzano e si esce a Capistrello; si supera il paese e si prende la direzione
per il valico. Negli ultimi anni, purtroppo, nel tratto superiore questa strada
è stata chiusa al traffico per caduta massi.
In alternativa si può raggiungere la frazione
di Meta, nel comune di Civitella Roveto (anch’esso sulla superstrada
Sora-Avezzano), per seguire un altro tracciato (più lungo e impegnativo)
Località di partenza
Valico Serra Sant’Antonio/comune di Filettino
Altezze tempi dalla partenza
m. 1602 partenza
m. 1625 Fonte della Moscosa h 0,15
m. 1747 Belvedere Madonnina h 0,35
m.
2113 Il Gendarme h
1,35
m. 2156 vetta h 1,50
m. 1602 discesa h 1,30
Percorso
Dal valico di Sant’Antonio parte la strada
brecciata che si percorre molto comodamente e quasi in piano per circa un
chilometro e mezzo. Questa conduce alla Fonte della Moscosa, un fontanile utilizzato
dalle mandrie lasciate libere al pascolo. Da qui, dove la strada tra l’altro finisce, inizia il
sentiero che, ben segnalato, sale sulla sinistra. In breve si raggiungono dei
prati pianeggianti.
Si attraversano e, al termine, si riprende il sentiero che ricomincia
a salire tra alberi di conifere e faggi; ciò consente di
arrivare direttamente sulla cresta della lunga dorsale dei Cantari. L’arrivo in
cresta corrisponde al luogo della Madonnina del Belvedere ove il colpo d’occhio
sulla Valle di Roveto ne giustifica la toponomastica.
Proseguendo, il resto del
percorso rimane quasi sempre in cresta e comunque facilmente individuabile
dagli escursionisti.
Giunti in quota, con rapidi sali e scendi e senza difficoltà si toccano le
cime senza nome dei Cantari: m. 1993, m. 2050, m. 2093 e m. 2101. Da
quest’ultima cima bella è l’immagine che si gode sul Gendarme e sul Viglio
mentre lo spettacolo sulla Valle di Roveto è ormai costante.
Si scende quindi alla sella posta a quota 2048 e si risale lo
spuntone roccioso del Gendarme; chi vuole evitare questa asperità, abbastanza
ripida, la può superare aggirandola al di sotto. A questo punto non rimane che
raggiungere la vicina vetta del Viglio. Dalla cima scendendo di qualche metro sul versante opposto si può osservare uno dei tanti cippi di confine collocati su questi monti nel corso dell'ottocento.
Percorso
da Meta
Più faticoso del precedente e con notevole
differenza di dislivello (si parte da quota 1051 invece dei 1602 della Serra Sant'Antonio). Dalla piazzetta centrale di
Meta, frazione di Civitella Roveto, si va verso sinistra dove inizia una strada
molto lunga (inizialmente asfaltata, poi brecciata) che conduce al Rifugio
Cerasoli. Prima di arrivare al rifugio la strada è intervallata da diversi
tornanti; volendo si può evitare di percorre i lunghi rettilinei e si possono
prendere i sentieri (abbastanza ripidi) che tagliando la strada trasversalmente
accorciano di molto il percorso. Arrivati dunque al rifugio si prosegue sul
sentiero che inizia, a pochi metri, sulla sua destra. Si sale fino a una
selletta (m.1940) dove vi è una piccola Madonnina. Da qui, procedendo verso
destra, si risale in cresta tutta la dorsale (opposta a quella proveniente dal
Valico di Sant’Antonio) fino alla vetta del Viglio.
Note
aggiuntive
Il Monte Viglio fa parte del piccolo gruppo
montuoso dei Cantari posto tra le due più vaste catene dei Monti Simbruini e
dei Monti Ernici.
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