MONTE
ALTINO
1366
CIMA DEL
REDENTORE
1252
Monti
Aurunci
Indicazioni geografiche e stradali
La
vetta, nel basso Lazio, è situata sul confine tra le provincie di Frosinone e
Latina.
Sul
versante del frusinate si deve raggiungere il paese di Esperia.
In auto
Dal casello autostradale di Pontecorvo/Castrocielo ci si
dirige verso Pontecorvo. Lo si attraversa e, superato il fiume Liri, si segue la direzione per Esperia. La stessa direzione va seguita per chi
proviene dalla superstrada Cassino-Formia; arrivando da Cassino e viaggiando
verso Formia, circa un chilometro dopo San Giorgio a Liri, si gira a destra.
Arrivati ad Esperia si sale verso il centro storico, lo si attraversa e si esce da un arco sul lato opposto da dove inizia la strada per la Valle Polleca. In alternativa e per accorciare, per chi proviene da Pontecorvo, poco prima di arrivare nel centro abitato di Esperia, in corrispondenza di una curva a gomito, si prende una stradina verso destra con indicazione “Orme dei Dinosauri”. Subito dopo, ad un successivo incrocio, si svolta verso sinistra dove, dopo circa un chilometro, si raggiunge la via Polleca (quella sopra citata proveniente dal centro abitato). Si percorre quest’ultima strada per tutta la vallata. Dopo 9 chilometri esatti dall’aver lasciato la via principale per Esperia (dalla suddetta curva a gomito), si arriva ad un incrocio con stradina proveniente da destra con adiacente largario dove si parcheggia comodamente. Il luogo è facilmente individuabile per la presenza sul posto di un lungo abbeveratoio in cemento e di un grosso tabellone indicante la sentieristica degli Aurunci (tra l’altro c’è l’indicazione per Monte Fragoloso).
Arrivati ad Esperia si sale verso il centro storico, lo si attraversa e si esce da un arco sul lato opposto da dove inizia la strada per la Valle Polleca. In alternativa e per accorciare, per chi proviene da Pontecorvo, poco prima di arrivare nel centro abitato di Esperia, in corrispondenza di una curva a gomito, si prende una stradina verso destra con indicazione “Orme dei Dinosauri”. Subito dopo, ad un successivo incrocio, si svolta verso sinistra dove, dopo circa un chilometro, si raggiunge la via Polleca (quella sopra citata proveniente dal centro abitato). Si percorre quest’ultima strada per tutta la vallata. Dopo 9 chilometri esatti dall’aver lasciato la via principale per Esperia (dalla suddetta curva a gomito), si arriva ad un incrocio con stradina proveniente da destra con adiacente largario dove si parcheggia comodamente. Il luogo è facilmente individuabile per la presenza sul posto di un lungo abbeveratoio in cemento e di un grosso tabellone indicante la sentieristica degli Aurunci (tra l’altro c’è l’indicazione per Monte Fragoloso).
Località di partenza
Valle
Polleca - comune di Esperia
Altezze
tempi
dalla partenza
0640 Valle Polleca
0987 Forcella di Fraile h 1,00
1085 Valletta di Monte Moleta h 1,20
1366 Monte Altino h 2,10
1252 Cima del Redentore h 2,30
0640 ritorno h 2,00
il percorso completo è di oltre 18 chilometri
0987 Forcella di Fraile h 1,00
1085 Valletta di Monte Moleta h 1,20
1366 Monte Altino h 2,10
1252 Cima del Redentore h 2,30
0640 ritorno h 2,00
il percorso completo è di oltre 18 chilometri
Percorso
Da
qui si prosegue a piedi su via Polleca: prima 1800 metri su strada asfaltata
(purtroppo non si può proseguire in auto per la mancanza di piazzole di sosta),
poi 500 metri su strada con fondo brecciato (tratto iniziale molto sconnesso e
poco adatto al passaggio di veicoli). Percorso questo tratto di strada
brecciata si giunge ad un bivio, sulla destra, con l’indicazione per Forcella
di Fraile. Si prende quindi questa nuova direzione (tutta ben segnalata con i
classici segni bianco/rossi) e la si segue; nel bosco il percorso diventa
sentiero per poi proseguire di nuovo su stradina brecciata che taglia, in
diagonale e leggera pendenza, la costa della montagna (per l’esattezza di Monte
Revole).
Al termine della salita si arriva sul valico denominato Forcella di Fraile ove, d’un tratto, appare sotto di noi lo splendido Golfo di Gaeta.
Al termine della salita si arriva sul valico denominato Forcella di Fraile ove, d’un tratto, appare sotto di noi lo splendido Golfo di Gaeta.
Attraversata velocemente la valletta, dalle
pendici del monte si va su decisi, zigzagando e cercando di prendere la cresta
che si affaccia verso il mare per rendere la salita meno dura. Arriviamo ad un’anticima a quota 1324; da questo
punto, arrivare in vetta diventa una passeggiata da fare tutta in cresta e con
ampia veduta.
Dopo aver goduto del panorama sul Golfo di Gaeta si può scendere, su traccia libera, sulla sottostante Cima del Redentore (m. 1252).
Il
Redentore è uno sperone roccioso che costituisce una vera e propria balconata
dal Golfo di Gaeta al Golfo di Napoli (in particolari condizioni atmosferiche
sono visibili oltre l’Isola d’Ischia, facilmente individuabile, anche l’Isola
di Capri e la Penisola Sorrentina.
Al ritorno invece di fare il percorso a ritroso, alquanto scomodo, è consigliabile compiere un anello. In pratica si può prendere la stradina in terra battuta (visibilissima) che dal Redentore risale sul versante di destra di Monte Altino
Al ritorno invece di fare il percorso a ritroso, alquanto scomodo, è consigliabile compiere un anello. In pratica si può prendere la stradina in terra battuta (visibilissima) che dal Redentore risale sul versante di destra di Monte Altino
e
che, dopo aver svalicato e compiuto un ampio giro, va a ricollegarsi (in
corrispondenza di un’area picnic) con la strada che avevamo precedentemente
lasciato e che ci riconduce alla Forcella di Fraile.
Note
aggiuntive
La statua del Redentore fu qui collocata nel 1900 in occasione del Giubileo.
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