Catene montuose

domenica 25 ottobre 2015

MONTE CORNACCHIA

MONTE CORNACCHIA
2003
MONTE SORA
1893
Serra Lunga


Indicazioni geografiche e stradali
La vetta è sul confine tra il basso Lazio e l’Abruzzo, tra le provincie di Frosinone e L’Aquila.
Sul versante laziale bisogna raggiungere la cittadina di Sora sulla confluenza delle valli del Liri, di Comino e di Roveto.


In auto
Appena usciti da Sora, in direzione Avezzano, si supera un primo grande incrocio a destra dove inizia la Strada Regionale 666 che conduce, oltre che al locale ospedale, alle località turistiche abruzzesi di Pescasseroli e Villetta Barrea attraverso il valico di Forca d’Acero; dopo poche centinaia di metri, al successivo incrocio e sempre a destra, si svolta in direzione Pescosolido (m. 630). Appena entrati in paese si prende una stradina che sale sulla destra (si passa davanti una antica chiesetta) e, uscendo dall’abitato, si raggiungono in breve i Prati di Pescosolido. Quando finisce l’asfalto ed inizia la brecciata, prima di arrivare a due tornanti, il primo a destra e l’altro a sinistra, si parcheggia.


Località di partenza
Prati di Pescosolido/comune di Pescosolido

Altezze                                   tempi
m. 0700  partenza
m. 1410  Selva d’Orso             h 1,40
m. 1760  Valico Le Scalelle     h 2,50
m. 1893  Monte Sora                h 3,20
m. 2003  Monte Cornacchia     h 3,40
m. 0700  discesa                       h 2,40



Percorso

Lasciata l’auto, subito a sinistra, si scorge molto bene una stradina bianca che sale (è giusto premettere che tutto il percorso di seguito descritto è ben segnato con la segnaletica CAI bianco/rossa). Tutta in salita, spesso cementata, la si percorre tutta fino ad arrivare in cima ove, curvando verso sinistra (prosegue anche curvando verso destra), continua per un lungo tratto pianeggiante. Si arriva ad un primo cancello che, sempre aperto, viene superato. Ad un secondo cancello, anch’esso aperto, si prosegue ancora. In breve si arriva presso un casolare, ancora abitato e circondato da pascoli e stalle per il ricovero di animali. Giunti ad una cinquantina di metri dal casolare, si svolta verso sinistra su una evidente stradina in terra battuta e, dopo altri trenta metri, si va subito a destra su una stradina costeggiata su ambo i lati da due filari di querce.


Si costeggia la parte posteriore del casolare e ci si ritrova direttamente sul sentiero che inizia a salire la montagna, inizialmente in un fresco querceto con alberi molto diradati


e successivamente tra striscianti arbusti (prevalentemente ginepri) e ampie radure.



Continuando a salire (il sentiero è sempre ben segnato) si raggiunge il canalone chiamato Torrente Gola Tesa. Più in alto si arriva alla Selva dell’Orso (un bel bosco di faggi in quota) dove il sentiero (svoltando a sinistra) passa sull’altro versante del canalone e, abbandonandolo, inizia a salire in diagonale, con comoda pendenza, lungo tutto il lato della montagna, completamente assolato e spoglio di alberi.



Questo lungo tratto in diagonale permette di raggiungere il Valico delle Scalelle. Dal valico, bel colpo d’occhio sullo splendido altopiano di Campo di Grano e sulla cittadina di Sora. Quindi prendendo la dorsale di sinistra e rimanendo quasi sempre in cresta, si raggiungono prima Monte Sora e dopo Monte Cornacchia.




Note aggiuntive
Monte Cornacchia si affaccia su un vasto altopiano chiamato Campo di Grano. Circondato tutt’intorno da monti è sicuramente il più bell’altopiano di tutta la zona; ampio, verdissimo e ricco di doline è situato a circa 1700 m. d’altezza.
Al centro di questo vasto pianoro c’è il Rifugio Campo di Grano utilizzato prevalentemente da pastori locali.

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